Analisi sito-specifiche saranno condotte su casi di studio selezionati, rappresentativi di frane di grandi dimensioni a movimento lento con differenti dimensioni, grado di evoluzione, tendenze evolutive previste e potenziale di danno.
Elementi geologici, geomorfologici e morfostrutturali saranno caratterizzati sul terreno e utilizzando tecniche di foto interpretazione e analisi di dati topografici a alta risoluzione. La cronologia degli spostamenti a lungo termine (scala temporale: 10e4 anni) sarà vincolata da datazione assoluta. L’attività a breve termine sarà caratterizzata da rilievi in sito, dal monitoraggio dei siti (ground-based) e da dati di interferometria satellitare. Relazioni tra gli spostamenti e le variabili meteo-climatiche e idrologiche, verranno analizzati per valutare la sensibilità dei versanti ai fattori di innesco idrologici e l’importanza relativa dell’accoppiamento idro-meccanico rispetto ai processi di brittle creep nelle masse rocciose.
I dati e le osservazioni raccolti saranno integrati in modelli numerici avanzati, 2D e 3D, e nuovi approcci sperimentali di modellazione time-dependent verranno sviluppati per tenere in considerazione i processi fisici che governano i comportamenti osservati nelle grandi frane
Lo studio a scala locale consentirà di approfondire i processi idro-meccanici responsabili dei diversi stili evolutivi di grandi frane, esplorando l’adeguatezza di approcci previsionali e di Early Warning e implementando linee guida per futuri studi a scala locale.
Alcuni casi di studio
- CIMA DI SALINE-CORNA ROSSA (Valfurva, SO):
Un vasto settore del fianco destro della Valfurva interessato dalla DGPV più attiva in Lombardia, caratterizzato da un’elevata complessità geometrica e strutturale e da una lunga evoluzione post-LGM. La DGPV di Saline viene monitorato con diverse tecniche e ospita la frana del Ruinon, una grave minaccia per la valle e per il comune di Bormio (Agliardi et al., 2001; Crosta et al., 2017).
- MT. PALINO (Valmalenco, SO):
Una DGPV con peculiari caratteristiche morfo-strutturali, sviluppata nel complesso ambiente geologico della Valmalenco. Il versante, in parte monitorata da strumentazione a terra e GB-InSAR, ospita impianti idroelettrici e la stazione sciistica di Lanzada (Delle Piane et al., 2016).
- MT. MATER e MT. EMET (Valle Spluga, SO)
Un versante molto complesso, che ospita due instabilità con caratteristiche, meccanismi e stili di attività morfo-strutturali molto diversi. Il comune di Madesimo e la stazione sciistica sono a rischio.